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Microneedling, tra storia metodo ed efficacia

Ciò che oggi conosciamo come microneedling era una pratica utilizzata nella medicina cinese oltre 2000 anni fa. La lunga storia di questa metodologia curativa ha permesso solamente l’evoluzione della tecnica in tecnologia, perché il needling è rimasto fedele ai principi che da sempre lo caratterizzano.

La pressione e penetrazione di piccoli aghi all’interno dell’epidermide non è altro che uno stimolo ad una risposta spontanea dei tessuti che attivano, attraverso le microlesioni, un meccanismo di rigenerazione.

Praticato anticamente come tecnica analgesica, oggi il needling è fortemente utilizzato in campo estetico per prevenire ed attenuare imperfezioni ed inestetismi, grazie alla produzione di elastina e collagene che la pelle stessa attiva a seguito della stimolazione.

Oltre al processo meccanico degli aghi sulla pelle, oggi i risultati si massimizzano seguendo dei protocolli appositamente studiati, che definiscono come preparare la superficie al meglio e quali prinicipi attivi veicolare in base all’obiettivo estetico da raggiungere.

Protocolli nei trattamenti di microneedling

I protocolli professionali prevedono una fase di detersione approfondita, seguita da un’esfoliazione mediante acidi (glicolico, lattico, mandelico, fitico, azelaico) e successivo neutralizzatore, questo perché se la cute viene liberata da impurità, residui grassi e cellule morte sarà pronta ad accogliere perfettamente i cosmetici specifici che penetreranno attraverso le microlesioni degli aghi.

A conclusione della procedura è sempre opportuno utilizzare una maschera nutriente, con complesso di ceramidi, ricca di vitamine e oli idratanti. Oltre al generale effetto di ringiovanimento cutaneo, con il needling si possono trattare anche problematiche specifiche, come cicatrici, rughe, macchie, cellulite e smagliature.

Se è vero che le sedute di microneedling non sono risolutive come un intervento di chirurgia estetica, è allo stesso tempo importante comprendere che, a differenza di questa, si tratta di una pratica molto meno dolorosa, dispendiosa e con tempi di ripresa praticamente immediati.

Attraverso più sedute, è possibile, per esempio, ridurre sensibilmente la profondità sulle rughe del viso, siano esse di espressione o dovute all’invecchiamento naturale. Al contempo, le cicatrici atrofiche o acneiche potranno essere migliorate nell’aspetto così da uniformarsi maggiormente alla superficie cutanea sana. Con il needling macchie di origine ormonale e lentiggini saranno rese più chiare e meno visibili, e la cosiddetta pelle “a buccia d’arancia” potrà essere più levigata e dall’aspetto più tonico.

A chi rivolgersi per un trattamento di microneedling

È possibile sottoporsi a sedute di microneedling rivolgendosi ad un operatore specializzato che utilizza protocolli professionali ma oggi, grazie a numerosi cosmetici specifici e dispositivi domiciliari, si può praticare questa procedura anche a casa in autonomia.

Attenzione però, non tutti i soggetti sono idonei a questa pratica. Se si assumono farmaci particolari, si è in stato interessante o si hanno altre problematiche di salute, è sempre bene prima di cominciare, rivolgersi al proprio medico per valutare l’opportunità o meno di sottoporsi alle sedute.

 

 

Chi Sono: Anna Beskorovainiy, Master Internazionale di Trucco Permanente

trattamenti trucco permanente pescara anna taraborrelli

Sono Anna Besko, Master a livello internazionale di trucco permanente e direttrice presso Dermatek, l’azienda che io e mio marito, Domenico Taraborrelli, abbiamo creato insieme.

Da oltre dieci anni mi occupo di trattamenti di trucco permanente, dopo numerosi master e corsi di formazione in tutto il mondo e attraverso la continua ricerca di miglioramento e perfezionamento, ho elaborato nuove tecniche per migliorare i risultati del trucco permanente, anche a lungo termine.

Desideri anche tu informarti per un trattamento di dermopigmentazione? Vai sulla mia pagina Instagram (https://www.instagram.com/annabeskopmu) e lasciami i tuoi contatti. Sarò felice di darti un consiglio e fornirti un‘ accurata consulenza pre-trattamento.

 


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    Trucco Permanente e Microblading: punti comuni e differenze tra le 2 tecniche

    TRUCCO PERMANENTE (PMU) O MICROBLADING: chiunque voglia approcciarsi ad un trattamento di make up correttivo e duraturo alle sopracciglia si trova di fronte alla scelta tra queste 2 tecniche che sono ormai molto diffuse che però spesso vengono erroneamente confuse tra loro.

    Con questo articolo vogliamo, quindi, tentare di far luce su alcuni punti comuni e sulle tante differenze che ci sono tra questi 2 trattamenti. 

     

    Ma davvero è solo una questione di pura estetica?

    Una premessa molto importante e a nostro avviso necessaria è che considerare queste soluzioni estetiche solo come un vezzo di vanità sarebbe un grave errore. 

    Queste procedure, infatti, aiutano molte persone che provano disagio e non si sentono a proprio agio per via di cicatrici, alopecia o altre problematiche, a sentirsi meglio con il loro aspetto e quindi a vivere più serenamente la propria quotidianità.

     

    Punti comuni tra le 2 tecniche

    Innanzitutto ciò che accomuna il Pmu e il Microblading è l’introduzione in entrambi i casi di un pigmento nel derma, uno strato profondo della nostra pelle, all’interno del quale il colore si deposita e rimane visibile per un periodo che va dai 6 mesi ai 2 anni, in base al tipo di tessuto epidermico, al fototipo della pelle, al post-trattamento ed alla cicatrizzazione.

    Per entrambe le procedure, inoltre, si possono effettuare vari tipi di tecniche di pigmentazione per il sopracciglio, ottenendo l’effetto realistico del pelo a pelo o quello di riempimento con il colore sfumato.

     
     
     
     
     
    Dermopigmentazione 
     

    Le differenze più rilevanti

    La più grande differenza, invece, tra le due tecniche di tatuaggio estetico esaminate sta nella strumentazione professionale che si utilizza e nella tecnica applicata per l’introduzione del colore nella pelle.

    Se nel PMU lo strumento di lavoro è il dermografo elettrico, quindi un macchinario, nel Microblading che, oltretutto, è dedicato esclusivamente alle sopracciglia, lo strumento è un bisturi manuale.

    Questa sostanziale diversità di strumentazione utilizzata comporta due tecniche di esecuzione di procedura estremamente differenti tra loro.

    Mentre nei trattamenti di PMU l’ago del manipolo entra nella pelle creando un microforo ed ha una battuta gestita elettronicamente dal macchinario, quindi sempre uguale, precisa ed alla stessa intensità, nel Microblading l’operatore incide manualmente la pelle con la lama di un bisturi creando un taglio attraverso cui poi si deposita il pigmento.

    Questa grande differenza (lama o dermografo) determina il diverso risultato delle due procedure.

     

    Tecniche diverse per risultati molto differenti

    Con il Microblading, trattandosi di una procedura esclusivamente manuale, sul momento, l’effetto appare sì molto bello e naturale ma, dopo alcuni mesi, l’aspetto del sopracciglio potrebbe subire delle modifiche e, di conseguenza, la durata del trattamento sarà limitata. Inoltre è un trattamento sicuramente più invasivo della procedura di PMU.

    Con l’utilizzo del dermografo professionale, invece, i tratti sul sopracciglio generalmente restano precisi ed uniformi e con durata superiore, perché si è lavorato con il macchinario elettronico sempre nel medesimo strato della pelle, andando a depositare costantemente la giusta quantità di colore.

     

    Chi Sono: Anna Beskorovainiy, Master Internazionale di Trucco Permanente

    trattamenti trucco permanente pescara anna taraborrelli

    Sono Anna Besko, Master a livello internazionale di trucco permanente e direttrice presso Dermatek, l’azienda che io e mio marito, Domenico Taraborrelli, abbiamo creato insieme.

    Da oltre dieci anni mi occupo di trattamenti di trucco permanente, dopo numerosi master e corsi di formazione in tutto il mondo e attraverso la continua ricerca di miglioramento e perfezionamento, ho elaborato nuove tecniche per migliorare i risultati del trucco permanente, anche a lungo termine.

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      Pd

      Aghi per pmu

      Aghi per pmu, 10 domande e 10 risposte

      Aghi per pmu: quali sono le caratteristiche?

      Le proprietà specifiche degli aghi per pmu si possono riassumere nelle seguenti:

      ·         diametro

      ·         conicità/taper

      ·         conteggio

      ·         configurazione

      Cos’è il diametro di un ago per pmu?

      Il diametro è semplicemente la grandezza del fusto dell’ago, che varia da 0,18 mm a 0,40 mm.

       

      Diametro degli aghi per pmu

       

      Cosa significa “taper”?

      Il cosiddetto taper dell’ago non è altro che la conicità, ovvero la lunghezza che si misura dalla fine del fusto fino alla punta. A parità di diametro, quindi, esistono differenti conicità, ognuna delle quali porta ad un risultato differente. Infatti, più la conicità di un ago è corta, maggiore sarà il diametro della punta dell’ago che penetra nella pelle e, quindi, la larghezza dei tratti; mentre più è lunga la conicità, maggiore sarà la sottigliezza della punta e del tratto.

       

      Conicità degli aghi per pmu

       

      Cos’è il conteggio e cos’è la configurazione?

      Il conteggio degli aghi indica semplicemente il numero di micropunte saldate fra loro.

      La configurazione, invece, indica come gli aghi sono raggruppati tra loro e determina, quindi, il modo in
      cui l’inchiostro viene iniettato sulla pelle.

      Quali sono le tipologie di aghi per pmu più usate?

      Gli aghi per tatuaggi, trucco
      permanente, dermopigmentazione e tricopigmentazione più utilizzati sono
      raggruppabili in queste tipologie, ognuna delle quali si differenzia per forma,
      disposizione e modalità di utilizzo.
       

      • LINER
      • SHADER
      • FLAT
      • SLOPE

      Gli aghi per tatuaggi, trucco permanente, dermopigmentazione e tricopigmentazione più utilizzati sono
      raggruppabili in queste tipologie, ognuna delle quali si differenzia per forma,
      disposizione e modalità di utilizzo.

       

       

      Quali sono le caratteristiche degli aghi per pmu LINER?

      Quelli LINER sono, senza dubbio, gli aghi ideali per eseguire le linee, poiché una volta immersi nell’inchiostro rilasciano una quantità moderata di colore il che, unitamente alla loro caratteristica punta arrotondata, li rende perfetti come passepartout per ogni tipologia di pelle. Le micropunte degli aghi Liner, quando multiple (round liner) sono saldate a forma di cerchio e le linee tracciate sono sempre nette e pulite.

      Quali sono le caratteristiche degli aghi per pmu SHADER?

      Gli aghi della tipologia SHADER si differenziano da quelli Liner per la loro diversa disposizione. Le punte sono configurate in modo circolare ma distano un pochino di più tra loro e divergono verso l’esterno della circonferenza. Così disposti, oltre a fare linee spesse, possono anche essere utilizzati per i riempimenti per zone da saturare intensamente.

      Quali sono le caratteristiche degli aghi per pmu FLAT?

      Gli aghi FLAT sono dotati di punte saldate in linea retta sulla barra dell’ago. Questi aghi vengono usati per realizzare le linee, perché la loro forma permette loro di rilasciare più inchiostro nella pelle, che si traduce in linee più nette e scure con un solo tratto. Gli aghi flat, per ia della loro configurazione e del loro conteggio, sono molto taglienti per cui vanno utilizzati “a pettine” per realizzare le sfumature.

      Quali sono le caratteristiche degli aghi per pmu SLOPE?

      L’ago SLOPE ha una configurazione lineare, come quella degli aghi flat, ma le punte sono saldate a scaletta in maniera molto stretta, come le lame per il microblading. La configurazione e il conteggio delle punte dell’ago slope offrono parecchi vantaggi perché permettono di disegnare già in un unico passaggio peli saturi di colore, riducendo i tempi di esecuzione del trattamento e le eventuali l’infiammazioni. Gli aghi slop sono molto taglienti per cui vanno utilizzati “a pettine” per realizzare riempimenti e sfumature.


      Chi Sono: Anna Beskorovainiy, Master Internazionale di Trucco Permanente

      trattamenti trucco permanente pescara anna taraborrelli

      Sono Anna Beskorovainiy, Master a livello internazionale di trucco permanente e direttrice presso Dermatek, l’azienda che io e mio marito, Domenico Taraborrelli, abbiamo creato insieme.

      Da oltre dieci anni mi occupo di trattamenti di trucco permanente, dopo numerosi master e corsi di formazione in tutto il mondo e attraverso la continua ricerca di miglioramento e perfezionamento, ho elaborato nuove tecniche per migliorare i risultati del trucco permanente, anche a lungo termine.

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